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Ucciso a Pescara un 17enne, fermati due minorenni figli di un avvocato e di un carabinere

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Presi i presunti responsabili dell’omicidio di  Thomas Christopher Luciani, 17 anni da compiere, trovato morto ieri sera, tra le sterpaglie, nel parco Baden Powell nel centro di Pescara. I presunti assassini, due minorenni, secondo quanto trapelato fino ad ora,  sono uno il figlio di un avvocato, l’altro figlio di un maresciallo comandante di una stazione locale di un Comune della provincia di Pescara. Dopo il delitto sarebbero andati a fare il bagno al mare. Lì, presumibilmente, si sarebbero disfatti del coltello utilizzato. Abbandonato tra le sterpaglie, il corpo del ragazzo è stato trovato solo in tarda serata. I due ragazzi fermati per l’omicidio del Parco Baden Powell non avrebbero tradito emozioni durante il primo interrogatorio: al momento non ci sono state reazioni particolari, in sostanza c’è stata assenza di empatia emotiva o pentimento, questo al momento, nei prossimi giorni si vedrà se a determinare questo stato è lo choc e ci saranno cambiamenti emotivi. Lo si apprende da fonti investigative. Le indagini sono coordinate da ieri sera, dal capo della Procura per i minorenni dell’Aquila, David Mancini, e dal sostituto Angela D’Egidio, che ieri hanno fatto un sopralluogo nella zona dove è maturato l’omicidio.

I due, probabilmente, facevano parte di un gruppo di sette o otto persone. La vittima, stando alle prime informazioni, sarebbe stata raggiunta da circa 25 coltellate. I due avrebbero continuato a colpirlo anche quando il giovane era già esanime a terra. All’origine dei fatti, un debito di droga di poche centinaia di euro: forse 200 o 250. Non è chiaro, al momento, se i due minorenni siano entrati in azione con l’intento di uccidere o se si sia trattato di una lite finita male. Gli inquirenti parlano di situazione delicata. Il delitto sarebbe maturato nell’ambito del piccolo spaccio e sarebbe avvenuto con una coltellata – si pensa ad un coltello da sub viste le ferite inferte – nel tardo pomeriggio di domenica sera in una zona centrale della città. Per recuperare l’arma sono al lavoro i sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

Intanto vanno avanti gli accertamenti della squadra Mobile della Questura di Pescara. Sul posto, ieri sera, nel parco Baden Powell, sono intervenuti anche gli agenti della squadra Volante, la polizia scientifica, il 118, il procuratore capo Giuseppe Bellelli, e il medico legale Cristian D’Ovidio.

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