A Taranto, presso il centro di addestramento, è stato ucciso Bruno, il cane-eroe conosciuto per la sua straordinaria carriera come bloodhound molecolare. Bruno aveva recuperato nove persone disperse, distinguendosi al punto da ricevere un riconoscimento direttamente dal presidente del Consiglio. Un gesto che ha sconvolto il paese. “Una notizia che spezza il cuore, un atto ignobile, vigliacco e inammissibile. Grazie per tutto ciò che hai fatto, Bruno”, ha scritto la premier Giorgia Meloni sulla piattaforma X. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, visibilmente turbata, ha annunciato la volontà di presentare una denuncia formale per la costituzione di parte civile qualora si aprisse un processo, come si spera. “Bruno è stato strappato alla vita con crudeltà inaudita: un’esca riempita di chiodi gli ha causato una morte atroce, lunga e segnata da sofferenze indescrivibili a causa di un‘emorragia interna”. Un destino infame per un animale che aveva dedicato la sua esistenza al salvataggio di vite umane.