L’Ucraina ha deciso di inviare rinforzi nella regione di Kharkiv, nel nord-est del Paese, obiettivo di un nuovo attacco russo: lo ha reso noto la presidenza di Kiev.
L’esercito ucraino aveva annunciato di essere stato costretto a ritirarsi in alcune zone del fronte settentrionale, nella regione di Kharkiv, dove la Russia ha lanciato una nuova offensiva venerdì scorso. “In alcune zone, vicino a Lukiantsi e Vovchansk, in risposta al fuoco nemico e all’assalto della fanteria, le nostre unità hanno manovrato verso posizioni più favorevoli per salvare la vita dei nostri soldati ed evitare vittime”, ha reso noto lo stato maggiore ucraino sui social network. Come riporta l’Independent, il Consiglio di sicurezza di Kiev ha reso noto che fino a 30.000 soldati sono impegnati negli attacchi dell’esercito russo nella regione di Kharkiv.
L’Ucraina ha lanciato la notte scorsa un massiccio attacco aereo sulla città portuale di Sebastopoli, nella Crimea occupata, e su diverse regioni russe: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. Oltre alla Crimea, l’operazione ha interessato le regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk ed ha coinvolto anche i missili guidati di precisione a lungo raggio Atacms forniti dagli Usa. Secondo il ministero della Difesa russo, sono stati abbattuti 10 Atacms sul territorio della Crimea e l’attacco è stato in gran parte “sventato”. L’Independent riporta che l’Ucraina ha utilizzato anche 17 droni kamikaze.
“La situazione sul campo di battaglia in questo momento in Ucraina è difficile”: lo ha detto il portavoce del Pentagono. Gli ucraini “continuano ad adottare misure per difendere il proprio territorio e faremo tutto il possibile per fornire loro le munizioni e i rifornimenti critici di cui hanno bisogno”, ha aggiunto. “Inutile dire che questa pausa nell’assistenza alla sicurezza non sia stata utile”, ha sottolineato riferendosi allo stallo al Congresso sui nuovi aiuti: Mosca “ha sfruttato la situazione sul campo di battaglia e sta cercando di fare progressi. Per quanto incrementali possano essere, è certamente preoccupante”.
Nessun armamento potrà salvare “il regime criminale di Zelensky dal collasso”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Tutto il materiale militare inviato dai Paesi occidentali all’Ucraina “sarà distrutto”, ha aggiunto la portavoce, citata dalla Tass