Su X la cartina della base Unifil colpita. L’UNIFIL afferma che un membro della forza di pace presso il quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura è stato colpito da colpi di arma da fuoco la scorsa notte, senza menzionare l’origine dell’incendio. Sempre ieri sera, gli edifici nella sede ONU a Ramyah hanno subito ingenti danni a causa delle esplosioni causate dai bombardamenti nelle vicinanze. L’Unifil ha riferito in una nota che ieri sera, gli edifici della postazione Onu a Ramyah hanno subito “danni ingenti a causa delle esplosioni causate dai bombardamenti nelle vicinanze”. “Ricordiamo a tutti gli attori i loro obblighi di garantire la sicurezza del personale e dei locali delle Nazioni Unite, anche evitando attività di combattimento nei pressi delle posizioni Unifil”, ha sottolineato la missione Onu, che ha dato notizia anche del ferimento di un altro casco blu.
Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno inflitto “molti danni” alle postazioni dell’ Unifil. Lo ha detto il portavoce dei caschi blu Andrea Tenenti. “Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave”. Lavorare è “molto difficile perchè ci sono molti danni, anche all’interno delle basi”, ha aggiunto.
L’ Iran denuncia di aver subito un massicco cyberattacco. “La quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi”, ha detto l’ex segretario del National Virtual Space Center Abolhassan Firouzabadi, citato dai media locali. “Durante gli attacchi è stata rubata una grande quantità di informazioni”, ha aggiunto Firouzabadi, senza menzionare la data degli attacchi. Tra gli obiettivi – ha continuato – anche reti di distribuzione e trasporto di carburante, municipalità e porti.
Inoltre l’organizzazione per l’aviazione civile iraniana ha annunciato sabato il divieto di portare dispositivi di comunicazione elettronica, come cercapersone e walkie-talkie, nelle cabine degli aerei o nei bagagli in stiva, ad eccezione dei telefoni cellulari. Ne dà notizia Iran International. Compagnie aeree come Emirates e altre nella regione hanno implementato restrizioni simili dopo l’esplosione avvenuta il mese scorso in Libano, che ha coinvolto dispositivi di comunicazione di Hezbollah.
“L’escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare. Nessun aiuto alimentare è arrivato nel nord dal 1° ottobre”, è il World Food Programme (Wfp), l’agenzia dell’ Onu per la sicurezza alimentare, a lanciare l’ennesimo allarme su Gaza con questo post sul suo profilo X, in cui aggiunge: “Non è chiaro per quanto dureranno le scorte alimentari rimanenti del Wfp nel nord, già distribuite a rifugi e strutture sanitarie”.