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martedì 18 Marzo 2025 - 08:07
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Vandalizzata la foiba di Basovizza alla vigilia del Giorno del ricordo

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Tre scritte, in lingua slava, sono comparse stamani alla foiba di Basovizza, una delle quali è “Trst je nas” (Trieste è nostra) e un’altra “Trieste è un pozzo”, nei pressi della foiba. Poco prima delle 10 sono giunti operatori che cominceranno a breve a cancellare le scritte.

Questa mattina è in programma una cerimonia alla foiba mentre lunedì ci sarà la cerimonia per Giorno del Ricordo, alla quale partecipa la sottosegretaria alla Pubblica istruzione Paola Frassinetti. Le scritte sono apparse nella notte e sono state rinvenute stamane verso le 6 da alcuni addetti giunti alla foiba per iniziare l’allestimento dei palchi per la cerimonia solenne in programma lunedì.

Due scritte sono in lingua slovena, una (“E’ un pozzo”) in italiano. Una di queste riporta, tradotta, la frase “Morte al fascismo libertà al popolo” (“Smrt Fasizmu Svoboda Norodom”). Segue anche un numero, “161”.

Una squadra di operai ha provato a rimuovere la vernice rossa con l’idropulitrice. Non riuscendo nell’intento si procederà ora con la tinteggiatura. Oggi alla foiba di Basovizza e al Centro documentale è in visita una scolaresca della provincia di Catania. Presenti anche la sottosegretaria Frassinetti e l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro.

La stessa Frassinetti condanna l’episodio: “La scorsa notte un vile atto di vandalismo ha colpito la Foiba di Basovizza, luogo simbolo della nostra memoria storica. Proprio nei giorni che precedono il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, sono comparse scritte offensive in lingua slava, tracciate con vernice rossa. Un gesto inaccettabile, che offende il ricordo delle vittime e ostacola il cammino verso una memoria condivisa. È tempo di superare simboli divisivi e di promuovere una vera riconciliazione, fondata sulla verità e sul rispetto della storia. Oggi sarò a Basovizza con alcune scolaresche per spiegare a ragazze e ragazzi il significato di questa tragedia e quanto sia grave un gesto come questo, che uccide ancora una volta le tante vittime di una pagina così dolorosa della nostra storia”.

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