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domenica 19 Gennaio 2025 - 04:02
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Von der Leyen chiude l’intesa Ue-Mercosur, ira di Parigi

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Un viaggio lampo dall’altra parte del mondo, la messa a punto di un delicato sistema di tutele e vincoli giuridici, l’annuncio da Montevideo, con i leader latinoamericani al suo fianco: con un vero e proprio blitz Ursula von der Leyen ha finalizzato gli ultra-ventennali negoziati tra l’Ue e il Mercosur. La firma dell’accordo pone fine ad una prima, lunghissima parte di trattative che hanno attraversato decine di governi su entrambe le sponde dell’Atlantico, finendo spesso e volentieri ad un punto morto. Ma con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, per von der Leyen il tempo dell’attesa doveva finire. “E’ una giornata storica, è un accordo ambizioso e equilibrato”, ha esultato la numero uno di Palazzo Berlaymont.

La conclusione dei negoziati tra Bruxelles e il Mercosur lancia diversi indizi sul modus operandi di von der Leyen, destinata a muoversi in maniera ben più decisa di qualche mese fa. Sull’intesa di associazione Ursula ha mostrato di andare avanti per la sua strada, nonostante la netta contrarietà espressa dal presidente Emmanuel Macron. E ribadita da Parigi: “L’accordo impegna solo la Commissione, non gli Stati membri”, il lapidario commento della ministra dimissionaria al Commercio Estero Sophie Primas che ha lasciato prevedere una dura battaglia per la ratifica. Su cui pesano anche il “no” quasi scolpito di Polonia e Austria, i forti dubbi dell’Italia, le riserve di Olanda e Irlanda.

“Abbiamo ascoltato le preoccupazioni degli agricoltori, l’intesa porta più posti di lavoro e grandi opportunità”, ha sottolineato von der Leyen. L’accordo, certamente, allarga i tentacoli della politica commerciale europea e punta a creare un mercato unico da 700 milioni di persone. Il testo, che elimina le tariffe su oltre il 90% dei beni esportati e importati tra Ue e Mercosur, prevede il rispetto degli accordi di Parigi sul clima, un freno di emergenza in caso di eccessivo aumento dell’import agro-alimentare e una dotazione da 1 miliardo di euro per compensare eventuali danni alle imprese rurali.

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