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sabato 18 Maggio 2024 - 16:37
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Frana, il conto delle vittime

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Sette i corpi ritrovati senza vita. Due milioni ad Ischia per l’emergenza. Oggi la manovra arriva alla Camera. Bruxelles devastata dai marocchini. Proteste in Cina. I russi via da Zaporizhzhya?

L’emergenza non è finita ad Ischia. Non è neanche finito il conto dei morti. Ma le polemiche sulle cause e le responsabilità incalzano. E già si sa che quando passerà il cordoglio e l’ondata di emozione per le vittime, sarà difficile mobilitare l’opinione pubblica. Per ora la magistratura ha aperto un fascicolo di indagine sulla “frana colposa” che ha portato alla strage. L’eccezionale pioggia ha provocato il grande smottamento che ha cambiato per ben tre chilometri l’aspetto dell’isola sul Monte Epomeo. Sui giornali di oggi parlano i salvati, mentre si cercano ancora i corpi dei sommersi. Parla anche il capo della protezione civile Fabrizio Curcio che, in un’intervista alla Stampa, non entra nel merito delle cause dell’alluvione nell’isola ma nota che il 94 % dei Comuni italiani è a rischio idrogeologico. È un Paese bellissimo e fragile il nostro. Giuseppe Conte ieri ha cercato di difendersi ma i documenti sono molto chiari. L’ultimo condono che ha lasciato gli edifici abusivi sull’isola risale ad un decreto del suo governo, quando i 5 Stelle governavano con la Lega di Matteo Salvini. Ma il governo giallo-verde è solo l’ultimo in ordine di tempo ad avere ceduto alla pressione dei tanti costruttori abusivi. Ad ogni tragedia si ripete che va fatta una ricognizione nazionale del rischio idrogeologico e che i soldi spesi in tutti questi anni per le emergenze (per Ischia il governo ha stanziato i primi due milioni) sarebbero già bastati per un piano nazionale di messa in sicurezza. Ma poi arrivano altre notizie e i buoni propositi finiscono per essere archiviati.

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