Una vetrina importante per il settore orafo campano che ad Oromare ha ricevuto il sultano Ahmed Bin Sulayem, venuto per incontrare non solo i maestri orafi della grande tradizione partenopea e vedere dal vivo le lavorazioni orafo-gioielliere, ma anche per condividere il programma del DMCC (Dubai Multi Commodities Centre), il polo globale per il commercio e gli affari più grande del mondo e anche zona di libero scambio negli Emirati Arabi Uniti. Una visita importante fortemente promossa dall’Amministratore delegato di oromare Gennaro Mincione, e da Francesco Corbrello, International Service Provider di DMCC e Strategic Partner di Dubai FDI. “Una forte impronta all’internazionalizzazione reale – ha commentato Romualdo Pettorino, presidente di CNA Orafi Campania – che noi orafi salutiamo con piacere in attesa di poterci relazionare con realtà emiratine che da decenni ormai seguono con attenzione e devozione il nostro lavoro e la nostra arte dell’oreficeria”. “Non è un segreto, infatti, che il nostro know how – ha poi continuato il presidente Pettorino – faccia gola al mondo arabo e non solo, abituato all’eccellenza, alla creatività sublime e al gusto tricolore di incastonare le pietre preziose. In questo noi Italiani siamo unici al mondo, un po più deficitari, invece, nella promozione dei nostri brand, per i quali lasciamo ampio spazio al gusto e alla disponibilità del committente”. Durante la visita del sultano Ahmed Bin Sulayem è stato illustrato il programma del Dubai Multi Commodities Centre, Polo globale per il commercio e per gli affari a livello planetario di cui gli Emirati Arabi Uniti vanno fieri e che viene premiato con il riconoscimento Outstanding Contribution Award ai JNA Awards ormai da anni. “So che il sultano Bin Sulayem, – ha sottolineato il presidente Pettorino – coraggioso uomo d’affari, ha trasformato DMCC da ente base del commercio di diamanti a potenza commerciale integrata, enfatizzando infrastrutture avanzate, governance etica, digitalizzazione, e leadership internazionale. Questo ha di conseguenza generato la realizzazione di un distretto commerciale che oggi conta oltre 25mila società da 180 paesi. Questo tipo di background commerciale ci evidenzia la possibilità di poterci confrontare con queste realtà portando in dote non solo le nostre creazioni, ma anche e soprattutto la nostra esperienza millenaria dell’artigianato orafo legato anche alla lavorazione delle pietre preziose”. Il presidente degli orafi campani di CNA ha poi sottolineato: “ Essendo il sultano anche Chairman del Dubai Diamond Exchange e del Dubai Gold & Commodities Exchange, supervisionando lo sviluppo del distretto Jumeirah Lakes Towers (JLT), che ora ospita oltre 87 torri, con una comunità di circa centomila persone tra residenti e lavoratori, e il progetto Uptown Dubai, è facile comprendere la grande valenza che il commercio internazionale può rappresentare per le nostre comunità artigiane e imprenditoriali”. “CNA da sempre cerca una vetrina planetaria per l’oreficeria made in Italy, e per tutte quelle PMI che gravitano intorno al mondo dei metalli e delle pietre preziose. A questo scopo lavoreremo in sinergia con con gli organi nazionali e regionali di CNA a stretto contatto con il prestigioso Centro Orafo Oromare di Marcianise per individuare strategie e modalità di adesione al progetto che ci è stato sottoposto dal patron di DMCC”- ha poi concluso Romualdo Pettorino.

Il sultano Ahmed Bin Sulayem al Centro Orafo Oromare. Romualdo Pettorino (CNA), “Una vetrina planetaria per l’oreficeria campana, fiore all’occhiello del made in Italy”
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