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giovedì 2 Maggio 2024 - 15:49
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Purgatori “si poteva salvare”, aveva un’infezione al cuore

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Un’endocardite infettiva che si sarebbe potuta curare con una serie di antibiotici. Questo avrebbe ucciso il giornalista Andrea Purgatori morto il 19 luglio dello scorso anno.

La novità su cosa abbia causato la morte del giornalista arriva dalla perizia della procura di Roma, anticipata dal Corriere della Sera, il quotidiano per il quale Purgatori ha lavorato e condotto importanti inchieste giornalistiche. La malattia, scrivono in sostanza i periti, non è stata mai diagnosticata ma sarebbe stata possibile debellarla ‘con una efficace cura antibiotica’, mettono nero su bianco i medici legali incaricati dai pm capitolini di capire le cause del decesso di Purgatori e se ci siano state negligenze e sviste da parte dei medici che lo hanno avuto in cura.

La famiglia di Purgatori si dichiara “incredula” dell’operato dei medici e sottolinea in una nota come “la diagnosi iniziale del maggio 2023 del prof. Gianfranco Gualdi del dott. Di Biase e della dott.ssa Colaiacono di numerose metastasi celebrali era errata come è risultato senza incertezze dall’indagine autoptica”. Aggiunge inoltre che l’errata diagnosi fu reiterata nonostante “i continui e gravi episodi ischemici” e non solo “ha sviato il percorso terapeutico della reale patologia” ma “ha avuto conseguenze gravissime, avendo condotto ad immediate ed importanti cure radio terapiche su tutto l’encefalo alla massima potenza e intensità”.

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