Arriva il terremoto in casa Juve, Andrea Agnelli si dimette dopo 12 anni di presidenza; lo accompagnano il vice presidente Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.
La notizia è arrivata ieri sera intorno alle ore 22 a seguito di una lunga riunione del Cda, riunitosi in via straordinaria a Continassa, per decidere le sorti di una società che non era più la stessa nell’ultimo periodo. Proprio a novembre dell’anno scorso infatti, accadeva qualcosa che avrebbe alterato per sempre gli equilibri, la Juventus finiva sotto inchiesta per falso in bilancio. I vari rinvii dell’assemblea degli azionisti, da fine ottobre a fine novembre e poi addirittura a fine dicembre, non sono altro che una conferma di quanto fosse diventata difficile da gestire la situazione. I reati contestati alla società sono: falso delle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti. La domanda che tutti i tifosi, juventini e non, si pongono è: “Questo terremoto potrà avere delle conseguenze in Campionato?”, la risposta è SÌ. L’articolo 31 del codice di giustizia sportiva, che gestisce l’illecito amministrativo e dunque le violazioni in ambito gestionale ed economico, afferma che le sensazioni possono andare dalla “penalizzazione di uno o più punti in classifica” alla “retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza e dunque il passaggio alla categoria inferiore” fino “all’esclusione dal campionato con assegnazione ad uno dei campionati di categoria inferiore da parte del Consiglio federale”. Tutto ciò se le variazioni in bilancio fossero state determinanti per l’iscrizione al campionato. In caso contrario la sanzione si ridurrebbe a una semplice multa da pagare, ed è ciò che è stato chiesto dal procuratore federale attualmente a lavoro Giuseppe Chinè.
Non resta che aspettare i risvolti della vicenda, intanto si mette un punto all‘epoca più vincente del club bianconero: 9 scudetti di fila (record in Italia), 2 finali di Champions, 19 trofei totali. Agnelli dice addio alla sua Juve e passa tutto nelle mani del commercialista, torinese Gianluca Ferrero.