Un bimbo di 15 mesi appena è deceduto in Belgio, più precisamente a Namur. Lasciato per molte ore chiuso in auto, preda della terribile calura estiva che ha avuto un ruolo decisivo nella sua morte.
La Procura della città ha aperto un’indagine per omicidio colposo. L’obiettivo è quello di far piena luce sulle dinamiche che hanno portato alla tragica morte del bimbo avvenuta nella giornata di ieri.
Secondo le prime informazioni emerse e riportate dai principali quotidiani, il dramma si sarebbe consumato a causa di una grave dimenticanza da parte del padre. L’uomo, come ricostruito finora, si sarebbe recato al lavoro convinto di aver già accompagnato il figlio all’asilo. In realtà il piccolo era ancora a bordo dell’auto parcheggiata nel piazzale dell’azienda dove lavora il genitore ed è rimasto lì per l’intero arco della giornata. Durante quelle ore le temperature esterne hanno raggiunto i 25 gradi, generando condizioni potenzialmente letali all’interno dell’abitacolo.
Il successivo esame medico-legale ha confermato che la causa del decesso del bimbo è stata un colpo di calore, o ipertermia, dovuto all’eccessivo innalzamento della temperatura corporea. Il medico legale ha inoltre escluso con fermezza il coinvolgimento di terze persone, rafforzando l’ipotesi dell’incidente. Incidente che purtroppo viene ripetuto spesso da genitori di tutto il mondo, il più delle volte preda di burnout e di un carico di responsabilità immane che generano queste fatali distrazioni.
La Procura è stata contattata dai media, ma ha preferito non rilasciare dichiarazioni dettagliate sull’accaduto, mantenendo la massima cautela in questa fase iniziale dell’inchiesta. Ma attraverso una nota ufficiale ha precisato che “sulla base dei primi elementi raccolti, si ritiene che il bambino sia rimasto intrappolato all’interno dell’autovettura a causa di una drammatica distrazione”.
Le indagini proseguiranno nelle prossime ore con l’ascolto dei testimoni e l’analisi dei dispositivi presenti sul veicolo.