Un grave furto ha interessato l’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” di Napoli, suscitando grande preoccupazione e sdegno nella comunità sanitaria e tra i cittadini. Nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, ignoti si sono introdotti nella farmacia dell’ospedale, sottraendo farmaci oncologici di grande valore, stimati intorno agli 800.000 euro. Tra i medicinali rubati ci sono anticorpi monoclonali e farmaci sperimentali utilizzati per trattamenti oncologici avanzati, tra cui alcune terapie contro forme rare di tumore, come il melanoma uveale. La natura dei farmaci e le condizioni di conservazione necessarie fanno pensare che si tratti di un’azione studiata e probabilmente realizzata da persone con conoscenze specifiche e accesso privilegiato alla farmacia del Pascale.
Le autorità hanno immediatamente avviato le indagini per individuare i responsabili. Le forze dell’ordine stanno analizzando ogni possibile pista, incluse le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e il controllo dei movimenti del personale, per ricostruire l’accaduto. L’ipotesi che il furto possa essere stato commissionato non è esclusa, visto il valore economico e l’alto livello tecnico dei farmaci sottratti. Gli investigatori stanno valutando con attenzione ogni dettaglio dell’accaduto al Pascale per prevenire il rischio che i medicinali finiscano nel mercato nero, dove potrebbero essere venduti a prezzi elevati, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti.
Ma il Pascale, nonostante tutto, rassicura i pazienti
Nonostante la gravità del furto, la direzione dell’ospedale ha rassicurato che la continuità terapeutica dei pazienti non subirà interruzioni. L’ospedale sta lavorando per sostituire immediatamente i farmaci rubati e garantire che tutti i trattamenti oncologici previsti possano essere portati avanti senza ritardi. Il direttore ha espresso indignazione per l’accaduto, sottolineando come atti del genere non solo abbiano un impatto economico, ma possano anche minacciare la salute di persone già fragili.
Questo episodio ha acceso i riflettori sulla sicurezza delle strutture ospedaliere e sulla necessità di proteggere farmaci di alto valore, fondamentali per le cure dei pazienti. La vicenda al Pascale ricorda quanto sia delicato il settore della salute e quanto sia importante che le strutture mediche possano operare in sicurezza, preservando al contempo l’accesso alle cure per chi ne ha bisogno. La speranza è che le indagini portino rapidamente a risultati concreti smascherando l’autore di questo ignobile atto e che situazioni simili possano essere evitate in futuro.